Il Coro

Si costituisce a Rovereto il 9 novembre 1997 sotto la guida del M° Enrico Miaroma. Affronta fin dall’inizio interessanti repertori, poco frequentati da analoghe formazioni : la Misa Criolla di Ariel Ramirez, il Romancero Gitano di Mario Castelnuovo Tedesco su testi di Garcia Lorca, i Sei Notturni di Mozart, oltre a eseguire brani scritti da giovani autori contemporanei, premiati in concorsi di composizione corale. Da menzionare poi la partecipazione al Convegno di Studio “Musica corale a cappella fra Bartòk e Ligeti”, il Concerto per il decennale del Coro dell’Istituto Italiano di Cultura a Monaco di Baviera, la presenza a S. Michele all’Adige in occasione della pubblicazione del volume “La Chiesa pellegrinante”, promossa dalla Società Autostrada del Brennero, gli interventi nell’ambito delle Aure Mozartiane a Rovereto, del Festival Musica Riva con un concerto straordinario per la Pace nel Mondo, al fianco di Mauro Maur e con la Terza Sinfonia di Mahler diretta da Isaac Karabatchevsky, del Festival di Musica Sacra, con la Messa in Do maggiore di Beethoven, nonché la prima esecuzione moderna (con incisione in CD) del Salmo “Dixit Dominus” di Cimarosa, con l’Orchestra Haydn; la collaborazione con la Feniarco per la registrazione di un CD contenente brani inediti, scritti per cori giovanili; la partecipazione alla fiaba musicale “Peter Pan” di Giuseppina Lucchese, per citare alcuni fra i più significativi impegni onorati dalle “Voci Roveretane”.
Solo sei mesi dopo l’inizio dell’attività, il Coro si aggiudica un ambito terzo posto al Concorso di Vittorio Veneto; secondi l’anno successivo nella medesima competizione e primi a Quartiano nel 2001. Di notevole importanza poi le due affermazioni al prestigioso Concorso Nazionale di Arezzo: secondi nel 2004 e terzi (con primo premio non assegnato) nel 2006.
Dal 2004, in particolare grazie all’interessamento del suo primo Presidente, Paolo Carri, il Coro si fa promotore del “Festival Polyphonia”, portando a Rovereto alcuni fra i più interessanti gruppi corali italiani e stranieri. Tale manifestazione, collocata fra novembre e dicembre, si svolge a cadenza biennale alternativamente a un altro ciclo di concerti denominato “Note d’Avvento”.
Trascorsi dieci anni di attività, Maestro e Presidente passano il testimone rispettivamente a Rudy Parisi e Rossana Caldini. Si apre così un nuovo periodo caratterizzato da numerose collaborazioni (con il Comune di Rovereto, il Centro Internazionale Studi “Riccardo Zandonai”, gli “Amici dell’Opera”. Di particolare rilevanza la presenza del Coro a “La variante di Luneburg”, messa in scena del romanzo di Paolo Maurensig per le musiche di Valter Sivilotti, al fianco di Milva e Walter Mramor; ancora, la partecipazione a “La Cenerentola” di Rossini, “Madama Butterfly”, “La Vedova allegra” e a “Melenis” di Zandonai.
Assai accattivanti i repertori affrontati in questo periodo, spaziando dalla “Little Jazz Mass” di Bob Chilcott e da selezioni di “Porgy & Bess”, “Treemonisha” e “West Side Story”, per arrivare a un progetto focalizzato sulla Scuola napoletana dei Seicento, e ancora a concerti dedicati alla “Musica sacra dal Rinascimento al Barocco, fino ai nostri giorni”. Sempre diretto dal M° Rudy Parisi, il Coro si aggiudica il terzo premio al Concorso Nazionale di Stresa nel 2011.
Nuovo avvicendamento alla direzione nel 2013 con l’arrivo del M° Federico Mozzi. Primo impegno, la partecipazione allo spettacolo “Verdi narrar cantando” con Marco Paolini e Mario Brunello, per il bicentenario di Giuseppe Verdi nell’ambito della stagione teatrale del Comune di Rovereto.
Troviamo quindi le “Voci Roveretane” in varie edizioni de “Mondi Corali” presso il Conservatorio di Trento, come pure a “In canto a castello” e alla giornata inaugurale del Teatro Zandonai dopo la lunga chiusura per il restauro, nonché alle Feste Vigiliane e a “Città Invisibili”.
Interessanti i progetti ideati dal M° Federico Mozzi : “Architetture musicali”, brani eseguiti con l’intento di focalizzare l’attenzione sull’acustica tipica delle chiese scelte come luogo del concerto (con la preziosa consulenza di ingegneri e architetti); “Si sta come d’autunno…” in occasione del centenario della Grande Guerra.
Di assoluta novità “Rosmini in Musica”, ovvero la trasposizione musicale del pensiero di Antonio Rosmini con il coinvolgimento di autori contemporanei italiani e stranieri. Il Progetto, convintamente sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Rovereto, trova il Coro nel 2017, a dieci anni esatti dalla Beatificazione di Rosmini, in trasferta presso la Sacra di San Michele in Valle di Susa, complesso monumentale simbolo del Piemonte, retto dai Padri Rosminiani. Il lavoro di ricerca e studio, particolarmente impegnativo, si attua così con una serie di concerti e con l’incisione di un CD accompagnato da un volume riportante gli spartiti dei brani.
Un’altra trasformazione si verifica però all’interno del Coro. Un periodo di pausa forzata per la pandemia all’inizio degli anni Venti del Terzo Millennio per ritrovarsi poi in numero minore, ma sempre e comunque con la ferma intenzione a non interrompere ulteriormente l’attività.
Il nuovo corso trova ancora alla presidenza Rossana Caldini, mentre la direzione viene affidata al M° Sergio Mutalipassi. Alternando genere sacro e profano, il Coro partecipa a varie iniziative, da solo o in collaborazione con altre realtà locali, spaziando dal Cinquecento di Adriano Banchieri al contemporaneo.
Trovandosi impegnato come come corista nelle stagioni operistiche dell’Arena di Verona e del Maggio Musicale Fiorentino, Mutalipassi ha successivamente lasciato la guida del Coro al M° Damiano Malesardi, attuale direttore, a partire dal settembre 2024.
Solo sei mesi dopo l’inizio dell’attività, il Coro si aggiudica un ambito terzo posto al Concorso di Vittorio Veneto; secondi l’anno successivo nella medesima competizione e primi a Quartiano nel 2001. Di notevole importanza poi le due affermazioni al prestigioso Concorso Nazionale di Arezzo: secondi nel 2004 e terzi (con primo premio non assegnato) nel 2006.
Dal 2004, in particolare grazie all’interessamento del suo primo Presidente, Paolo Carri, il Coro si fa promotore del “Festival Polyphonia”, portando a Rovereto alcuni fra i più interessanti gruppi corali italiani e stranieri. Tale manifestazione, collocata fra novembre e dicembre, si svolge a cadenza biennale alternativamente a un altro ciclo di concerti denominato “Note d’Avvento”.
Trascorsi dieci anni di attività, Maestro e Presidente passano il testimone rispettivamente a Rudy Parisi e Rossana Caldini. Si apre così un nuovo periodo caratterizzato da numerose collaborazioni (con il Comune di Rovereto, il Centro Internazionale Studi “Riccardo Zandonai”, gli “Amici dell’Opera”. Di particolare rilevanza la presenza del Coro a “La variante di Luneburg”, messa in scena del romanzo di Paolo Maurensig per le musiche di Valter Sivilotti, al fianco di Milva e Walter Mramor; ancora, la partecipazione a “La Cenerentola” di Rossini, “Madama Butterfly”, “La Vedova allegra” e a “Melenis” di Zandonai.
Assai accattivanti i repertori affrontati in questo periodo, spaziando dalla “Little Jazz Mass” di Bob Chilcott e da selezioni di “Porgy & Bess”, “Treemonisha” e “West Side Story”, per arrivare a un progetto focalizzato sulla Scuola napoletana dei Seicento, e ancora a concerti dedicati alla “Musica sacra dal Rinascimento al Barocco, fino ai nostri giorni”. Sempre diretto dal M° Rudy Parisi, il Coro si aggiudica il terzo premio al Concorso Nazionale di Stresa nel 2011.
Nuovo avvicendamento alla direzione nel 2013 con l’arrivo del M° Federico Mozzi. Primo impegno, la partecipazione allo spettacolo “Verdi narrar cantando” con Marco Paolini e Mario Brunello, per il bicentenario di Giuseppe Verdi nell’ambito della stagione teatrale del Comune di Rovereto.
Troviamo quindi le “Voci Roveretane” in varie edizioni de “Mondi Corali” presso il Conservatorio di Trento, come pure a “In canto a castello” e alla giornata inaugurale del Teatro Zandonai dopo la lunga chiusura per il restauro, nonché alle Feste Vigiliane e a “Città Invisibili”.
Interessanti i progetti ideati dal M° Federico Mozzi : “Architetture musicali”, brani eseguiti con l’intento di focalizzare l’attenzione sull’acustica tipica delle chiese scelte come luogo del concerto (con la preziosa consulenza di ingegneri e architetti); “Si sta come d’autunno…” in occasione del centenario della Grande Guerra.
Di assoluta novità “Rosmini in Musica”, ovvero la trasposizione musicale del pensiero di Antonio Rosmini con il coinvolgimento di autori contemporanei italiani e stranieri. Il Progetto, convintamente sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Rovereto, trova il Coro nel 2017, a dieci anni esatti dalla Beatificazione di Rosmini, in trasferta presso la Sacra di San Michele in Valle di Susa, complesso monumentale simbolo del Piemonte, retto dai Padri Rosminiani. Il lavoro di ricerca e studio, particolarmente impegnativo, si attua così con una serie di concerti e con l’incisione di un CD accompagnato da un volume riportante gli spartiti dei brani.
Un’altra trasformazione si verifica però all’interno del Coro. Un periodo di pausa forzata per la pandemia all’inizio degli anni Venti del Terzo Millennio per ritrovarsi poi in numero minore, ma sempre e comunque con la ferma intenzione a non interrompere ulteriormente l’attività.
Il nuovo corso trova ancora alla presidenza Rossana Caldini, mentre la direzione viene affidata al M° Sergio Mutalipassi. Alternando genere sacro e profano, il Coro partecipa a varie iniziative, da solo o in collaborazione con altre realtà locali, spaziando dal Cinquecento di Adriano Banchieri al contemporaneo.
Trovandosi impegnato come come corista nelle stagioni operistiche dell’Arena di Verona e del Maggio Musicale Fiorentino, Mutalipassi ha successivamente lasciato la guida del Coro al M° Damiano Malesardi, attuale direttore, a partire dal settembre 2024.
Il Direttore

Sono un giovane direttore di coro e clarinettista con una
solida preparazione.
Grazie alla mia formazione musicale ho robuste capacità
armoniche e di improvvisazione che mi permettono di
analizzare ed interpretare i brani ma anche di scegliere
quelli più adatti alle caratteristiche sia corali che
strumentali.
Inoltre i corsi frequentati mi hanno fornito una solida
conoscenza della pedagogia musicale adatte agli studenti
delle scuole ma adattabili anche per gli adulti